Oppure
La tradizione erboristica da secoli usa seccare le piante e macinarle nel mortaio, oggetto coniato appositamente per questo uso e divenuto poi simbolo indiscusso della pratica erboristica. Successivamente, l’erboristeria moderna ha previsto l’utilizzo dei micronizzatori per trasformare le piante in polveri impalpabili, adatte a essere compresse o inserite in opercoli. Questa moderna lavorazione non ha depauperato la naturalità e le proprietà delle piante, bensì ne ha accresciuto la sicurezza, il controllo dei principi attivi e l’efficacia di assorbimento.
Cosa rende i nostri opercoli tanto speciali?
Tutti gli opercoli contengono polveri ed estratti secchi in alta concentrazione di sostanze attive, limitando così il numero delle somministrazioni a fronte di un ottimo rapporto qualità/prezzo. Gli estratti secchi titolati non contengono additivi tecnologici e sono supportati da percentuali di maltodestrine basse o assenti.
L’opercolo, in gelatina alimentare, è di facile dissolvimento e può essere facilmente aperto per un’eventuale assunzione del prodotto miscelato in acqua o altra bevanda.
I prodotti non contengono conservanti, amido, lattosio, zucchero e glutine: come eccipiente – ove necessario – viene utilizzata esclusivamente farina di Tapioca.
Nel decidere quali prodotti proporre in opercolo – e quali in altre forme – abbiamo scelto quelle piante che non perdono di efficacia con l’essiccazione, ma che anzi si avvantaggiano di tale preparazione: a parità di valenze salutistiche, l’opercolo garantisce una maggiore concentrazione e presenta quindi notevoli vantaggi in termini di efficacia e di facilità di assunzione.
Ci sono vari motivi per cui prediligere la somministrazione di una pianta sottoforma di capsule piuttosto che in soluzione:
- l’opercolo permette un’assunzione stabile e controllata dei principi attivi, in virtù della standardizzazione della titolazione degli estratti secchi. Per l’operatore della salute questo significa disporre di informazioni dettagliate (reperibili su ogni etichetta) riguardo alla composizione del prodotto, così da avere un controllo maggiore sulla qualità e sulla quantità del principio attivo che si vuole somministrare;
- la maggiore standardizzazione di questa somministrazione l’ha resa il paradigma sperimentale più diffuso nella comunità scientifica del settore. Questo comporta che le più recenti ricerche sull’argomento si riferiscono principalmente all’uso di opercoli: l’operatore della salute sarà quindi supportato nella sua scelta da una vasta letteratura scientifica in espansione e universalmente condivisa;
- la somministrazione risulta più pratica anche per la persona che deve assumere la sostanza: gli opercoli sono insapori, facili da trasportare e semplici da assumere.
Gli opercoli sono stati suddivisi in tre gruppi per tipologia di composizione, derivati sia da formule tradizionali che da formule esclusive Direos accuratamente studiate e sperimentate.